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A.T. Gretschaninov | Sarabanda - Gavotta |
Al pari di Glazunov, di cui era più anziano di pochi mesi, Aleksandr T. Gretschaninov fu allievo di Rimskij-Korsakov al Conservatorio di Pietroburgo dal 1890 al 1893. In precedenza aveva studiato al Conservatorio di Mosca, sua città natale, dove, terminati gli studi, rientrò nel 1896 e dove fu attivo come insegnante per diversi anni, fino al 1922, anno in cui lasciò la Russia per non farvi più ritorno. In questo periodo Gretschaninov come compositore ebbe modo di guadagnarsi una certa reputazione, soprattutto grazie a due opere teatrali scritte per il Teatro d'Arte nel 1903 (Dobrinja Nikiti) e 1912 (Soeur Béatrice). Molto significative sono anche le composizioni orchestrali di questi anni. Accanto a tre sinfonie, spiccano una serie di pezzi sinfonici, tra i quali figura la Suite per violino op. 81 In modo antico. Composta nel 1918, in anni drammatici della storia russa, analogamente alla celebre Sinfonia classica op. 25 di Sergej Prokofiev del 1916-17, questo «ritorno all'antico» potrebbe apparire, se non proprio un rigurgito reazionario, uno sconcertante gesto di disimpegno. In realtà, per entrambi i compositori questo momentaneo riaccostamento allo stile settecentesco volle rappresentare un'orgogliosa dichiarazione d'indipendenza da qualsiasi ideologia, artistica e non. La Sarabanda è un'amabile e delicata rèverie. Al lirismo vecchio stile del tema principale il progressivo lievitare delle armonie conferisce poco per volta una profondità e una complessità espressive più moderne. Protagonista della Gavotta è un tema semplice e gustoso nella sua spensierata e gaia naïveté d'impronta schiettamente popolareggiante. Nella parte centrale del pezzo alcune modulazioni un po' melodrammatiche accentuano decisamente il pathos e schiudono orizzonti espressivi più ampi e intriganti.
Angelo Chiarle