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J.B. Duroc | Hommage à Verdi |
Grande Fantaisie pour deux pianos à quatre mains sur des Thèmes des opéras: I Vespri Siciliani, Il Trovatore, La Traviata |
Un autentico pezzo raro: questo è divenuto al giorno d'oggi la Grande fantaisie sur des thèmes des Opéras op. 10 di Jean Baptiste Duroc, uno dei tanti pots-pourris che durante tutto l'800 vennero composti prendendo di qua e di là Arie, Romanze, cori e pezzi favoriti da opere celebri. Erano musiche che venivano composte con l'intento di fornire materiale per animare amene serate domestiche da trascorrere in compagnia di amici. Sul conto di Duroc -va detto subito- non si sono reperite notizie biografiche. La sua Fantasia dai tempi della stampa ottocentesca (pubblicata prima a Lipsia da Friedrich Hofmeister e poi in Francia dall'editore Offenbach) ècaduta nel dimenticatoio: non ne esiste un'edizione moderna. Il frontespizio recita così: Hommage à Verdi / GRANDE FANTAISIE / pour / deux Pianos à 8 mains / sur des thèmes des Opéras / Les Vèpres siciliennes, Jl Trovatore e La Traviata / composée / par / J. B. DUROC / op. 10. Questo gustosissimo pastiche verdiano è articolato nei seguenti spezzoni: Maestoso (introduzione, dai Vèpres) - Animato (aria e coro Saint amour) - Allegro assai moto (Di Madride noi siam, coro dalla Traviata, atto II, scena XI) - Allegro (L'hiver dai Vèpres) - Allegro giusto (balletto L'hiver dai Vèpres, atto III, scena V) - Andante (Romanza Il Trovator!) - Largo (Traviata, finale atto II, scena XV, Volea fuggirla) - Allegretto (il brindisi dalla Traviata, atto I, scena II, Libiam nei lieti calici) - Andante assai, sostenuto (dal Trovatore, coro Miserere d'un'alma e Romanza Ah, che la morte, parte IV, scena I) - Allegro agitato (aria Tu vedrai che amore dal Trovatore, parte IV, scena I) - Più mosso (conclusione brillante). Sono tutti brani celeberrimi, facilmente riconoscibili anche sotto questo particolare déguisement pianistico. Spiegazioni non servono: non c'è che da abbandonarsi al piacere dell'ascolto e alle emozioni genuine che questo hommage verdiano sa regalare.
Angelo Chiarle